OK (significa Zero Killed, nessun morto)

Le parole più belle al mondo non sono “Ti amo” ma “È benigno!!”

Woody Allen

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Il giorno 23/giu/2014, alle ore 19:55,  <pietro.cognome@istitutotumori.mi.it> ha scritto:

RM Ok !!
Un abbraccio
Pietro Cognome del Dottore

Leggerezza. Un senso di levità in mezzo al petto, proprio lì ove in genere l’angoscia grava con tutto il suo perpetuarsi di ora in ora in ora, di ora in ora, di ora in ora.

Di ora in ora per settimane. Per mesi. Tempo scandito dall’oltre da te e rubato ai tuoi progetti.

Sono giorni di ampi pensieri e il senso del futuro oggi si è dilatato. Non sento più gli orizzonti limitati al sopraggiungere del domani nel suo scandire le ventiquattro ore. Breve lasso di tempo concessomi per programmare il quotidiano. Ora mi sento vagare in prospettive oramai dimenticate.

Mi scopro perduta nel ritrovare preoccupazioni per faccende di sana e semplice quotidianità. Il lavoro che manca, le bollette, le faccende di tutti quindi anche le mie cioè di quella donna che ero fino a nove mesi fa.

Stasera si è conclusa una fase, un periodo che non so ancora come definire e il cui epilogo ho voluto con tutte le forze e la tenacia che possiedo. Mesi in cui l’animo e il corpo sono cambiati; ora sono stanchi, reduci eppur più saldi.

Ma è presto per trovare definizioni che forse non desidero nemmeno.

So che ho trascorso le ore vuote del baratro, ore di rabbia, ore di lacrime. Quelle che poi han smesso di venire e ho scoperto il pianto senza di esse. Il pianto asciutto che ti lascia senza parole. Quel pianto che non sai comunicare perché ti lascia allibita.

Allibita. Muta, sola, rabbiosa e ancora allibita.

Non sono più la donna di nove mesi fa e mi ripeto che è troppo presto per conoscere qualcuno di nuovo, per avvicinare la nuova me. Devo agire come in genere faccio con un uomo che m’incuriosisce, piano piano. Devo scorgerne i peggiori pregi e i migliori difetti quindi iniziare a dialogare con lui, divertendomi.

E mi chiedo per quali sconosciuti fantasmi dovrò canticchiare la mia nenia “Be Brave”, sii valoroso nell’aver coraggio e cosa dirò a PePa quando ci abbracceremo nuovamente.

Stasera, con il breve messaggio del radiologo, l’uomo che mi ha dato Lo Schiaffo con amabilità e che mi ha accompagnata verso l’inesorabile amputazione del seno senza comunque abbandonarmi anche quando la sua presenza poteva esser considerata terminata, si è conclusa una fase.

l’Alieno, il cancro, l’osteoporosi, sono sempre qui e stasera so che fanno parte della mia vita come tutte le esperienze che ho avuto e voluto, tutti i viaggi, tutte le decisioni affrontate, tutte le persone scelte o abbandonate.

Da stasera si è aperto un dialogo con l’Alieno e d’ora in poi si tratterà di una discussione fra pari.