Angela e le castagne

Numero sconosciuto.

– Pronto?

– Buongiorno Signora, è l’Istituto dei Tumori

Silenzio. Un mutismo prolungato e il mondo che ti passa affianco, il tuo mondo, il passato è ciò che sarà; ti vedi a riprogrammare i progetti a breve termine, una rapida sensazione di disorientamento e ti chiedi se hai lasciato qualcosa di incompiuto, sei certa che hai dimenticato qualcosa ma sì va bene facciamolo e bo’ no però non ne ho voglia, cavoli, eppur lo sapevo, forse non mi chiamano per quello ma sì, certo che mi chiamano per

– E’ pronta, Signora?

La bocca irrimediabilmente asciutta e un piombo che strozza lo sterno.

– Quando?

– Lunedì 23 novembre

Silenzio.

– Non si preoccupi, Signora, stia tranquilla. Ci sarà il suo chirurgo e noi siamo qui per lei. Basta che venga Lunedì 23 alle 8. Mi raccomando, a digiuno. Non si preoccupi. Ecco, l’ho segnata e l’intervento è programmato

Il tono è dolce, ha la grazia dell’amica che si prende cura di te, ne vedo l’ampio e rassicurante sorriso dietro la cornetta; sorrido a mia volta.

– Va bene. Lo sa che è gentile come un angelo? Come si chiama?

Sorride in modo ampio, lo percepisco, e mi dice “Angela”.

– A presto, Angela, passerò a salutarla

– L’aspetto, Nin, sarà un piacere conoscerla di persona

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Avviso amici e famigliari via sms. Un messaggio breve, asettico e poi aggiungo un intimissimo “Aaaargh!”.

Tutti affettuosi, mi rispondono subito. Baci, rassicurazioni, smile. Una telefonata.

Sale dal profondo un nodo, un groppo come piombo, e mi ritrovo in lacrime a camminare senza meta. Una sensazione forte, un pianto strano. Breve.

E mi arriva il messaggio più luminoso, quello del mio amico Fabio. Mi sembra di sentire la sua voce mentre dice:

“È una buona data: finita la stagione dei funghi ma ancora buona per le castagne. ;-D Dai, un’ultima rottura poi si guarda avanti”

E non vedo l’ora di guardare avanti. Finalmente.