carnivori

L’altro giorno con mia madre.

Lei: Ho voglia di carne. Andiamo a mangiare nel mio solito ristorante? Sai quello dove in genere faccio le cene per il mio compleanno?

Io: Ok ma sai che non posso mangiare carne, vorrei pesce.

Lei: Pago io quindi carne. Proprio non sopporto il pesce, ha un odore e una consistenza intollerabili.

Io: Ok, passo a prenderti in macchina. Mangerò pane.

Lei: Bene, allora prenoto.

Passo a prenderla e, giunte in prossimità del ristorante, la lascio di fronte all’entrata per non farle fare strada. Nel mentre che lei si fosse accomodata, avrei cercato parcheggio. Percorrendo la strada con fare da falco alla ricerca di uno spazio dove scordare l’auto, mi accorgo di aver lasciato mia madre di fronte al ristorante sbagliato.

Mi metto a ridere e, in effetti, mi dico che mi sarei dovuta insospettire visto che l’insegna azzurra recitava “La Risacca”. Mi tranquillizzo perché vedo l’entrata del ristorante con specialità carne a circa una ventina di metri da quello di pesce.

Trovo parcheggio ed entro nel ristorante con fare sicuro. Mi dirigo verso il tavolo prenotato. Vuoto!

Oh cielo, mia madre dov’è? Le telefono ripetutamente. Niente.

Esco, un poco imbarazzata, e vado verso “La Risacca”. Nessuna traccia di mamma Nin fuori l’entrata. Entro e un mondo di profumi di mare e portate di pesce mi avvolge inebriando gli affamati sensi. Vengo accolta calorosamente dal padrone che mi indica il nostro tavolo.

Io: Ma che fai seduta lì?

Lei: Ti aspetto.

Io: Guarda che questo è il ristorante sbagliato.

Lei: Ah si? – si guarda attorno – In effetti mi sono accorta che l’arredo è diverso dal solito e poi sto odore di pesce, insopportabile! Quindi?

Io: Quindi io un pesce lo mangerei.

Lei si alza e chiede all’attonito ristoratore di avere il cappotto. Questi, con occhi tondi come un pesce, le rivolge uno sguardo interrogativo  a cui Lei risponde dicendo:

Non si preoccupi, il suo ristorante è bello e son certa di ottima qualità. È che io sono carnivora.

Sorride e usciamo.