Sul monitor c’era uno studio di donna.
Pochi tratti. Bianco, nero, due note del sole. Era un semplice schizzo, più che altro un pensiero.
Se ne sentiva attratto e non ne comprendeva il motivo.
Paolo era un artista in ascesa e cominciava a vivere della sua arte; caratteraccio, quello di Paolo, ma straordinariamente sensibile, gli piaceva passare nel suo studio per due chiacchiere.
Parlarono d’inezie, bevvero qualcosa e lo sguardo continuava a tornare al monitor, a quel ritratto in germe. Ne sentiva il richiamo e non ne comprendeva il motivo.
Poi la vide. La nota blu in cui mille volte pregò di non perdersi. Quello sguardo che per mille volte lo penetrò lasciando la sua anima come spoglia.
Un brivido, un breve respiro sospeso, un ricordo lontano, il desiderio di tornare a lei; gli chiese chi fosse la donna e Paolo, distrattamente, gli disse che era la sua anima ritratta.
Bellissimo disegno
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Vorresti che quegli occhi si voltassero verso di te. Mi fa piacere che ti sia piaciuto. 🙂
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poche parole, grandi pensieri, molto intenso questo post
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Grazie! Mi fa piacere ti sia piaciuto. 😉
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Bellissimo segno, si. Nonostante il tratto corposo, lo stile è delicatissimo.
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In realtà è sul serio uno studio di ritratto di un amico artista, fatto a computer.
Mi fa piacere ti sia piaciuto 😉
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